Questo libro si propone di riunire le attuali conoscenze teoriche e pratiche di base per una corretta diagnosi posturologica e, dal momento che non può presumere di essere completamente esaustivo riguardo ad un ar- gomento così complesso e per certi versi tuttora non completamente definito (avevamo pensato anche ad uniniziale sottotitolo “Approccio alle incognite dei disturbi funzionali”), è stato approntato approfittando dell’e- sperienza di numerosi e vari Specialisti e professionisti, che hanno offerto liberamente il proprio contributo. I primi capitoli sono teorici e trattano della storia della posturologia e di nozioni fondamentali come la defini- zione di posturologia e la neurofisiologia del sistema posturale.
L’opera prosegue prendendo in esame le varie entrate posturali, di modo che il professionista possa riuscire a impostare una corretta gerarchia di intervento basata su test clinici e strumentali o, qualora necessario, possaindividuare lo specialista più indicato cui inviare il paziente per consulenza specifica.
Il volume affronta le correlazioni tra visione e postura, tra appoggio podalico e postura, tra occlusione e po- stura, tra apparato vestibolare e postura, tra apparato gastrointestinale e postura, tra deglutizione - fonazione e postura, senza dimenticare l’importanza delle emozioni e del vissuto emozionale sul sistema posturale.Proprio per questo motivo è stato dedicato un ampio spazio alle recenti acquisizioni sullo stress.
Un ampio capitolo è stato dedicato all’esame stabilometrico e all’interpretazione dei risultati con conseguentirisvolti pratici nell’impostazione terapeutica.
Sono state pure accennate possibilità di approccio terapeutico a seconda del recettore disfunzionale (visivo, podalico, stomatognatico, vestibolare, ecc.).
Non abbiamo mancato di introdurre anche delle valutazioni normative e legali circa l’ambito dei possibili uti- lizzi applicativi della Posturologia a seconda delle diverse figure professionali.
Il libro si conclude con alcune appendici che meritano una lettura per le implicazioni che hanno sul sistema posturale e per i risultati che, a nostro avviso, danno su patologie verso le quali ci troviamo spesso inadeguati.Abbiamo associato a tal proposito dei QR Code (vedi indice a pag. 368) che rimandano a schede di approfon- dimento sulla anamnesi clinica e stabilometrica che potranno essere di aiuto al professionista nella pratica quotidiana.
Il merito di questa nostra fatica potremmo verosimilmente riassumerlo in primis nel non averlo fatto “inproprio” ma avvalendoci della collaborazione di diversi specialisti che da anni si occupano di Posturologia, secondariamente nella nostra volontà di suggerire un metodo diagnostico logico, coerente ed ampiamentecondivisibile da tutti i professionisti che si approcciano all’argomento, di modo che chiunque possa arrivaread una decisione terapeutica adeguata, anche grazie ad una collaborazione multidisciplinare “ragionata”.Vorremmo anche farvi capire come, anche per nostra esperienza vissuta, l’approccio al paziente posturaledebba essere non solo diagnosticamente adeguato ma comunicativo. Comunicare non è solo trasmettere o ricevere informazioni, ma essere collegati emotivamente con qualcuno, rendersi “disponibili” e, tramite l’osservazione del linguaggio corporeo del paziente, creare un “ponte” con le sue interiorità e angosce. Comu-nicare diventa già di per sé sinonimo di cura, poiché significa addentrarsi nelle sorgenti profonde dell’essereumano, in un sistema che si realizza non solo con le parole, ma anche con i gesti, gli sguardi, i volti, i silenzi.È nostro auspicio che tutte queste nozioni che abbiamo voluto condividere possano ulteriormente “scatena-re” in tutti i professionisti della Posturologia un desiderio di apprendimento, di voglia di provare e riprovare,di miglioramento e, a ruota, di ulteriore diffusione delle proprie esperienze.
L’incognito, in questo specifico caso dei disturbi funzionali in Posturologia, va affrontato: non temuto, ma esplorato e portato alla luce, compatibilmente con le limitazioni umane, non per una bramosia di voler dimo-strarsi superiori agli altri, ma per il miglioramento della qualità di vita di tutti.
Dr. Pietro Bressan Dr. Enrico Mantovani